#coding assistito
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Cosa fa davvero ChatGPT? Dall’assistenza quotidiana all’innovazione: ecco come l’intelligenza artificiale cambia il nostro modo di vivere e lavorare
ChatGPT non è solo un chatbot: è uno strumento evoluto che supporta professionisti, studenti e aziende nella scrittura, nella ricerca, nella creatività e nella produttività. Scopriamo insieme tutto ciò che può fare e come sta rivoluzionando il presente. ChatGPT, sviluppato da OpenAI, è uno dei modelli di intelligenza artificiale conversazionale più evoluti al mondo. Basato su una rete neurale di…
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levysoft · 4 months ago
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Se hai mai avuto un'idea brillante per un'app ma non hai avuto le competenze tecniche per realizzarla, il 2025 potrebbe essere l'anno giusto per te. Sta emergendo un nuovo approccio allo sviluppo software, che consente ai creatori con conoscenze tecniche minime di creare app, siti Web e strumenti funzionali in ore anziché mesi. Ecco a voi: vibe coding!
I giorni in cui era necessario imparare linguaggi di programmazione complessi solo per creare software semplice stanno rapidamente svanendo. Con i giusti strumenti di intelligenza artificiale, ora puoi creare un'app funzionale semplicemente descrivendo ciò che desideri, anche se non conosci la differenza tra Python e JavaScript.
Ho sperimentato questi strumenti per mesi ormai e sono sinceramente entusiasta di cosa significhino per i creatori come noi. Lasciate che vi spieghi cos'è il vibe coding, come funziona e perché potrebbe essere la soluzione perfetta per i creatori che vogliono creare strumenti per il loro pubblico.
Cos'è il Vibe Coding?
"Vibe coding" è stato coniato da Andrej Karpathy , un ingegnere di intelligenza artificiale che in precedenza ha lavorato presso Tesla e OpenAI. All'inizio del 2025, lo ha descritto in un tweet che ha trovato eco in molti sviluppatori:
"C'è un nuovo tipo di codifica che chiamo 'vibe coding', in cui ti abbandoni completamente alle vibrazioni, abbracci gli esponenziali e dimentichi che il codice esista. È possibile perché gli LLM (ad esempio Cursor Composer con Sonnet) stanno diventando troppo buoni. Inoltre, parlo solo con Composer con SuperWhisper, quindi tocco a malapena la tastiera. Chiedo le cose più stupide come 'diminuisci la spaziatura sulla barra laterale della metà' perché sono troppo pigro per trovarla. Io 'Accetta tutto' sempre, non leggo più le differenze. Quando ricevo messaggi di errore, li copio e incollo senza commenti, di solito questo risolve il problema. Il codice cresce oltre la mia solita comprensione, dovrei davvero leggerlo per un po'. A volte gli LLM non riescono a correggere un bug, quindi ci lavoro intorno o chiedo modifiche casuali finché non scompare. Non è male per progetti usa e getta del fine settimana, ma è comunque abbastanza divertente. Sto costruendo un progetto o webapp, ma non è propriamente programmazione: vedo cose, dico cose, eseguo cose, copio e incollo cose, e per lo più funziona."
In parole povere, il vibe coding è l'uso dell'IA per creare software semplicemente descrivendo ciò che vuoi. Invece di scrivere codice da solo, dici a un'IA cosa stai cercando di creare e questa genera il codice per te. Quando sorgono problemi, descrivi il problema e l'IA lo risolve.
Non è una metodologia di sviluppo formale, è più un cambiamento culturale reso possibile dai recenti progressi nell'AI. Il termine è un po' ironico, ma descrive un fenomeno reale: i non programmatori possono ora creare software funzionale lavorando con l'AI anziché scrivere codice direttamente.
In che modo la codifica Vibe differisce dallo sviluppo tradizionale
Per capire perché il vibe coding è importante, confrontiamolo rapidamente con gli approcci tradizionali allo sviluppo software:
Codifica tradizionale
Competenze richieste: linguaggi di programmazione, framework, debug
Processo di sviluppo: scrivere il codice riga per riga, eseguire il debug, testare
Investimento di tempo: settimane/mesi per imparare, giorni/settimane per costruire
Flessibilità: illimitata (può costruire qualsiasi cosa)
Relazione con il codice: Manipolazione diretta di tutto il codice
Piattaforme a basso codice
Competenze richieste: conoscenza di base dei concetti di programmazione
Processo di sviluppo: trascinamento dei componenti, configurazione delle impostazioni
Investimento di tempo: ore/giorni per imparare, giorni per costruire
Flessibilità: limitata alle capacità della piattaforma
Relazione con il codice: astratto, raramente si vede il codice
Codifica delle vibrazioni
Competenze richieste: capacità di comunicazione in linguaggio naturale
Processo di sviluppo: descrivi ciò che desideri, ripeti la conversazione
Investimento di tempo: minuti per imparare, ore per costruire
Flessibilità: ampia ma con limitazioni sulla complessità
Relazione con il codice: il codice esiste ma potresti non leggerlo mai
La codifica Vibe rappresenta essenzialmente il passo successivo nell'evoluzione dello sviluppo software, in cui descriviamo l'intento anziché scrivere codice.
Perché il Vibe Coding è importante per i creatori
Per i creatori, questo è potenzialmente un punto di svolta. Siamo già sotto pressione per creare contenuti, gestire community e gestire le nostre attività. Imparare a programmare è sempre stata un'impresa enorme, difficile da giustificare, anche se spesso abbiamo grandi idee per strumenti che potrebbero aiutare il nostro pubblico.
Il Vibe coding riduce drasticamente questa barriera. Non devi passare mesi a imparare un linguaggio di programmazione o assumere costosi sviluppatori per creare un semplice prototipo. Puoi semplicemente descrivere ciò che vuoi, iterare con l'IA e costruire qualcosa di funzionale nel giro di giorni o addirittura ore.
Ciò significa:
Puoi creare strumenti personalizzati per il tuo pubblico , risolvendo i loro problemi specifici in modi che i software generici non riescono a risolvere.
Puoi testare le idee rapidamente , senza investire mesi di tempo o migliaia di dollari in costi di sviluppo.
Puoi aggiungere nuove fonti di reddito vendendo l'accesso agli strumenti che hai creato.
Puoi creare strumenti interni per rendere più efficiente il tuo flusso di lavoro.
Come funziona in pratica il Vibe Coding
Lasciatemi illustrare il processo di base per creare qualcosa con il vibe coding:
Scegli uno strumento : seleziona una piattaforma di codifica AI (più avanti spiegherò le opzioni).
Descrivi la tua idea : spiega in dettaglio cosa vuoi realizzare.
Esamina il risultato : guarda cosa ha creato l'IA e testalo.
Perfeziona tramite conversazione : indica all'IA cosa cambiare o correggere.
Distribuisci e condividi : pubblica la tua creazione affinché altri possano utilizzarla.
La differenza fondamentale tra il vibe coding e lo sviluppo tradizionale è il processo conversazionale iterativo. Invece di scrivere codice direttamente, stai dialogando con l'IA su cosa vuoi creare.
[…]
Esempi concreti
Non si tratta solo di teoria: con questo approccio si stanno già realizzando strumenti utili e talvolta straordinari.
Strumento di marketing creato da un non sviluppatore
Martin, un addetto al marketing con zero competenze di programmazione, ha utilizzato l'agente AI di Replit per creare uno strumento di marketing chiamato "Content Genie" in soli 30 minuti. L'app aiuta a fare brainstorming e generare idee di contenuti, qualcosa per cui in precedenza pensava di aver bisogno di uno sviluppatore.
Content Genie è un'app che prende un URL di YouTube e lo converte in una bozza di post di LinkedIn. Incolla un link di TED Talk e voilà, hai un post di LinkedIn pronto per essere modificato.
Nel suo blog , Martin ha descritto di essere stato inizialmente scettico, ma poi stupito da come l'IA gestiva tutto: "Ho condotto un esperimento: creare e distribuire un'app senza digitare una sola riga di codice. Mi sentivo come un ingegnere informatico, senza le nottate passate".
Il risultato non era perfetto, ma era un'app web completamente funzionale che poteva condividere immediatamente. Il consiglio di Martin: "Se hai un'idea che sta prendendo polvere perché non sei 'tecnico', smettila di aspettare. Provala. Resterai sorpreso da ciò che puoi realizzare".
Provatelo voi stessi!
Product Hunt colpito da zero competenze di programmazione
Dopo essere stato licenziato, Rasit (che non aveva alcuna conoscenza di programmazione) ha deciso di creare una raccolta di 100 semplici strumenti web su un sito web utilizzando Cursor AI. Ha semplicemente descritto ogni mini-app all'AI, che ha generato tutto il codice per lui.
Ogni volta che si bloccava, sollecitava l'IA per correzioni o miglioramenti. Il risultato è stato JustBuildThings.com, un sito one-stop per utili utilità web. Senza alcun budget di marketing, il suo progetto ha raggiunto il terzo posto come Prodotto del giorno su Product Hunt.
"Sono stato licenziato dal mio lavoro. Non so programmare. Ho deciso di costruire cose con Cursor", ha condiviso Rasit su Reddit . Il suo successo dimostra come un singolo creatore non tecnico possa costruire e lanciare un progetto complesso che normalmente richiederebbe un intero team.
Ci sono un SACCO di piccoli strumenti interessanti sul suo sito. Nessuno di loro è complesso, ma è il genere di cose che tu e il tuo pubblico potreste voler usare in un modo particolare. E qualcosa che potreste realizzare voi stessi, molto facilmente, proprio come Rasit!
Scopritelo voi stessi!
Simulatore di volo di Pieter Levels
Pieter Levels (noto per PhotoAI NomadList e altri prodotti) ha recentemente creato un gioco di simulazione di volo multigiocatore in un solo giorno usando l'intelligenza artificiale. Ha semplicemente descritto ciò che voleva, ha ripetuto più volte e l'ha pubblicato. Nel giro di 24 ore, migliaia di persone ci giocavano contemporaneamente.
Ecco da dove è partito:
Il gioco non vincerà alcun premio: è pieno di glitch e ha funzionalità limitate, ma il fatto che qualcuno sia riuscito a creare un gioco multigiocatore funzionale in un giorno, scrivendo pochissimo codice da solo, è notevole. Provatelo voi stessi!
Il nostro viaggio con Alitu (sicuramente non codificato)
In The Podcast Host, abbiamo visto in prima persona quanto possano essere potenti strumenti di creazione per il tuo pubblico. Anni fa, abbiamo identificato un problema comune tra i nostri lettori: la modifica dei podcast era troppo tecnica e richiedeva troppo tempo. Abbiamo finito per creare Alitu, uno strumento per la creazione di podcast che automatizza la modifica e la pubblicazione.
All'epoca, dovevamo assumere sviluppatori e investire molto tempo e denaro per realizzare la nostra prima versione. Oggi, potremmo probabilmente creare il prototipo iniziale con l'aspetto di un terminale anni '90 in una frazione del tempo usando strumenti di codifica Vibe.
Alitu alla fine è diventata la nostra attività principale, generando più entrate di quanto non abbiano mai fatto i nostri contenuti. Questa trasformazione da creatore di contenuti a società di software è ora accessibile a quasi tutti i creatori con una buona comprensione delle esigenze del loro pubblico. QUESTO è ciò che mi entusiasma di più del vibe coding.
I migliori strumenti per la codifica Vibe
Esistono diverse piattaforme che consentono il vibe coding, ciascuna con diversi punti di forza. Ecco un confronto degli strumenti che ho trovato più utili:
Agente di replicazione
Ideale per: Creatori che desiderano la massima flessibilità e non hanno problemi a imparare un po'.
Punto di forza: controllo completo del progetto con capacità full-stack (frontend, backend, database)
Cosa amare: Replit gestisce la distribuzione automaticamente: quando la tua app è pronta, puoi condividerla all'istante con un URL. Questo rende il test e la condivisione della tua creazione indolori.
Prezzo: $ 20/mese per il piano Replit Core
Replit Agent agisce come un ingegnere software AI in grado di generare codice front-end e back-end, impostare database e persino correggere bug in modo autonomo. È incredibilmente versatile e supporta molti linguaggi di programmazione e framework.
L'interfaccia è essenzialmente un IDE (Integrated Development Environment) con una barra laterale AI, che alcuni principianti potrebbero trovare intimidatoria. Tuttavia, è potente perché ti dà accesso completo al codice se vuoi approfondire.
Un vantaggio importante è che Replit gestisce automaticamente la distribuzione: quando la tua app è pronta, puoi condividerla all'istante con un URL. Questo rende il test e la condivisione della tua creazione indolori.
Caratteristiche:
Capacità full-stack (frontend, backend, database)
Supporto per numerosi linguaggi di programmazione
Debug e distribuzione integrati
Accesso completo al codice per la personalizzazione
Amabile
Ideale per: veri principianti che desiderano un'esperienza il più semplice possibile.
Punto di forza: anteprima in tempo reale e interfaccia intuitiva
Cosa amare: la piattaforma è progettata per essere completamente no-code: descrivi semplicemente ciò che vuoi e Lovable lo costruisce mentre guardi. Non c'è bisogno di capire il codice che viene generato.
Prezzi: livello gratuito disponibile; i piani a pagamento partono da $ 20/mese
Lovable presenta un'interfaccia a due riquadri con una chat con prompt AI sulla sinistra e un'anteprima live sulla destra. Il suo motto è "Dall'idea all'app in pochi secondi" e mantiene davvero questa promessa.
La piattaforma è progettata per essere completamente no-code: descrivi semplicemente ciò che vuoi e Lovable lo costruisce mentre guardi. Non c'è bisogno di capire il codice generato; puoi semplicemente concentrarti sulla descrizione della tua visione.
Caratteristiche:
Anteprima in tempo reale delle modifiche
Sollecitazioni in linguaggio naturale
Interfaccia pulita e intuitiva
Esportazione del codice se necessario per una personalizzazione avanzata
Bolt.nuovo
Ideale per: prototipazione rapida con configurazione minima.
Punti di forza: tempo di installazione pari a zero e sviluppo basato su browser
Cosa amare: basta andare sul sito web e iniziare a costruire. L'ambiente è uno spazio di lavoro di codifica live nel tuo browser, che genera un'app dal tuo prompt e ti consente di vederla funzionare immediatamente.
Prezzi: gratuito con limiti di utilizzo giornaliero dell'IA
Bolt.new rende l'avvio di un progetto semplice come descriverlo in una frase. È molto accessibile e non richiede alcuna configurazione: basta andare sul sito Web e iniziare a costruire.
L'ambiente è uno spazio di lavoro di codifica live nel tuo browser, che genera un'app dal tuo prompt e ti consente di vederla funzionare immediatamente. Come Replit, gestisce la distribuzione con un singolo clic.
Caratteristiche:
Avvio immediato (non è richiesta la configurazione dell'account)
Ambiente di sviluppo basato sul browser
Integrazione Netlify per la distribuzione
Interfaccia pulita e minimale
Intelligenza artificiale Rosebud
Ideale per: progetti creativi che vanno oltre le tipiche app web.
Punto di forza: creazione di giochi ed esperienze interattive con generazione di immagini AI integrata
Cosa amare: promuove una "cultura del remix" in cui è possibile iniziare con il progetto di qualcun altro e modificarlo, trattando sostanzialmente un'app esistente come un modello.
Prezzi: livello gratuito con limiti settimanali; piani a pagamento da $ 10/mese
Rosebud AI consente non solo app Web, ma anche giochi ed esperienze interattive senza codice. Include immagini generate dall'intelligenza artificiale e modelli 3D senza costi aggiuntivi, il che è un enorme vantaggio se il tuo progetto ha bisogno di grafica.
La piattaforma promuove una "cultura del remix", in cui è possibile partire dal progetto di qualcun altro e modificarlo, trattando in sostanza un'app esistente come un modello.
Caratteristiche:
Creazione di giochi ed esperienze interattive
Generazione di immagini e risorse AI integrata
Progetto comunitario remixing
Supporto per contenuti 2D e 3D
Pulsante dati
Ideale per: sviluppo di app più strutturate e incentrate sul business.
Punto di forza: approccio alla pianificazione del progetto e alla suddivisione delle attività
Cosa amare: fornisci un brief dell'app e l'agente AI suddivide lo sviluppo in attività e le esegue. Questo approccio guidato è utile per i titolari di attività.
Prezzi: i piani partono da circa $ 20/mese con componenti basati sull'utilizzo
Ora esaminiamo più nel dettaglio ogni strumento:
Databutton si definisce "lo sviluppatore AI per i non esperti di tecnologia" e adotta un approccio più di project management. Fornisci un briefing dell'app e l'agente AI suddivide lo sviluppo in attività e le esegue.
Questo approccio guidato è utile per i titolari di aziende perché l'intelligenza artificiale gestisce le decisioni tecniche mentre tu ti concentri sulla visione del prodotto.
Caratteristiche:
Pianificazione del progetto e suddivisione delle attività
Capacità di database integrate
Modelli incentrati sul business
Supporto di dominio personalizzato su piani superiori
Prezzi : i piani partono da circa $ 20/mese con componenti basati sull'utilizzo.
Come iniziare con Vibe Coding
Se sei incuriosito e vuoi provare a costruire qualcosa, ecco i miei consigli per iniziare:
1. Scegli un primo progetto semplice
Non cercare di costruire il prossimo Spotify o Airbnb come primo progetto. Inizia con qualcosa di piccolo che risolva un problema specifico per il tuo pubblico.
I primi buoni progetti potrebbero includere:
Una calcolatrice o uno strumento di conversione pertinente alla tua nicchia
Un semplice quiz o valutazione
Un generatore di modelli personalizzabili
Un database di base o uno strumento di monitoraggio
2. Crea prompt efficaci
La qualità di ciò che ottieni dipende molto da quanto bene descrivi ciò che vuoi. Ecco come scrivere prompt che ottengono risultati:
Struttura di base del prompt:
I want to create a [type of app] that [main purpose]. Key features: 1. [Feature 1] that does [specific functionality] 2. [Feature 2] that allows users to [specific action] 3. [Feature 3] with [specific characteristics] Design-wise, it should [design description] with [color scheme/style notes]. The target users are [brief audience description].
Esempio di prompt errato:
"Costruiscimi un sito web per podcast."
Esempio di un buon prompt:
"Creami un sito web per un podcast sul giardinaggio. Dovrebbe avere pagine per gli episodi, informazioni sull'ospite, informazioni di contatto e un modulo di iscrizione. La combinazione di colori dovrebbe usare verdi e marroni e il design dovrebbe sembrare organico e naturale. Il pubblico di riferimento sono giardinieri urbani tra i 30 e i 45 anni che cercano consigli pratici sul giardinaggio."
Tecniche di prompt avanzate:
Riferimento a prodotti esistenti : "Simile a Calendly, ma focalizzato sulla programmazione di interviste podcast"
Specificare le tecnologie : "Utilizzare React per il frontend e Firebase per l'archiviazione dei dati"
Includi scenari utente : "Un visitatore dovrebbe essere in grado di sfogliare gli episodi, quindi cliccarne uno per ascoltarlo e vedere le note dello spettacolo"
Menzione ispirazione per il design : "Il design dovrebbe essere moderno e minimale, simile al sito web di Apple"
3. Procedere a piccoli passi
Invece di cercare di ottenere tutto perfetto in una volta sola, costruisci il tuo progetto in piccoli incrementi. Inizia con la funzionalità principale, testala, quindi aggiungi le funzionalità una alla volta.
Per esempio:
Costruisci la struttura di base
Aggiungi stile e migliora l'interfaccia utente
Aggiungere account utente o persistenza dei dati
Integrazione con altri strumenti o servizi
4. Padroneggia l'arte della raffinatezza
Quando rivedi ciò che l'IA ha creato, vorrai quasi sempre apportare delle modifiche. Ecco come perfezionare efficacemente il risultato:
Specifica cosa cambiare : "Il colore del pulsante dovrebbe essere #3366FF invece che rosso"
Spiega perché qualcosa non funziona : "Il modulo non viene inviato quando clicco sul pulsante"
Richiedi spiegazioni : "Puoi spiegare come funziona l'archiviazione dei dati?"
Usa un linguaggio visivo : "Rendi l'intestazione più evidente e la barra laterale più stretta"
Mantieni il contesto : "Mantieni lo schema di colori esistente ma adatta il layout per renderlo reattivo"
5. Eseguire test approfonditi
Durante l'iterazione, assicurati di testare attentamente la tua creazione:
Prova tutti i pulsanti e i link
Test con input diversi (inclusi casi limite)
Controlla come appare su dispositivi mobili e desktop
Chiedi ad altri di provarlo e di fornire feedback
6. Non aver paura di ricominciare
A volte è più veloce ripartire da zero che sistemare un'implementazione problematica. Se il tuo progetto inizia a girare a vuoto, prendi in considerazione di descrivere di nuovo la tua idea da zero.
7. Impara dal processo
Anche se non scrivi codice tu stesso, fai attenzione a cosa funziona e cosa no. Ogni progetto ti renderà migliore in:
Descrivere chiaramente le tue esigenze
Capire cosa possono e cosa non possono fare gli strumenti di intelligenza artificiale
Pianificare progetti più ambiziosi
Identificare quando coinvolgere sviluppatori umani
Limitazioni del Vibe Coding e come superarle
(o: come ho imparato a smettere di preoccuparmi e ad amare la follia)
Sebbene il vibe coding sia potente, non è proprio magico. Ecco le limitazioni che devi conoscere e alcune strategie pratiche per affrontarle e superarle:
Complessità tecnica
Limitazioni : più sono complessi i requisiti, più è probabile che si incontrino delle limitazioni. Gli strumenti di codifica AI eccellono nei pattern standard e nelle funzionalità comuni, ma funzionalità altamente specializzate o innovative potrebbero essere impegnative.
Come superarlo :
Suddividere i progetti complessi in componenti più piccoli e gestibili
Utilizzare l'intelligenza artificiale per costruire le basi, quindi assumere uno sviluppatore per le funzionalità specializzate
Prova diversi approcci di sollecitazione: a volte descrivere la stessa caratteristica in modi diversi può produrre risultati migliori
Utilizzare esempi di riferimento: "Farlo funzionare come [prodotto noto]" può aiutare l'IA a comprendere funzionalità complesse
Qualità e prestazioni del codice
Limitazione : il codice generato dall'IA funziona, ma non è sempre ottimizzato per le prestazioni. Per applicazioni con molti utenti o operazioni complesse, l'implementazione predefinita potrebbe essere inefficiente.
Come superarlo :
Richiedi ottimizzazioni specifiche: "Ora ottimizza questo per prestazioni migliori"
Testare con volumi di dati realistici prima del lancio pubblico
Utilizzare l'intelligenza artificiale per spiegare le scelte del codice e suggerire miglioramenti
Per le applicazioni critiche, chiedi a uno sviluppatore di rivedere il codice generato
Sfide di debug
Limitazione : quando qualcosa non funziona, può essere più difficile risolverlo se non si comprende il codice generato dall'IA.
Come superarlo :
Copia i messaggi di errore direttamente sull'IA: spesso può risolvere i propri problemi
Chiedi all'IA di spiegare il problema e le possibili soluzioni
Effettua piccole richieste di modifica mirate piuttosto che revisioni all'ingrosso
Tieni traccia delle modifiche: se qualcosa si rompe, puoi identificare la causa
Manutenzione e aggiornamenti
Limite : man mano che il tuo strumento si evolve, la manutenzione del codice generato dall'intelligenza artificiale può diventare complicata se non ne capisci il funzionamento.
Come superarlo :
Documenta ogni iterazione: tieni un registro di ciò che hai chiesto e delle modifiche apportate
Chiedi all'IA di generare la documentazione che spiega come funziona il codice
Considera la strategia a lungo termine: per progetti di successo, potresti aver bisogno di coinvolgere uno sviluppatore
Utilizzare l'intelligenza artificiale per comprendere il suo stesso codice: "Spiega come funziona questa funzionalità"
Considerazioni sulla sicurezza
Limitazione : gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero non implementare sempre perfettamente le best practice di sicurezza. Per le applicazioni che gestiscono dati sensibili, vi è un rischio.
Come superarlo :
Richiedi esplicitamente funzionalità di sicurezza: "Implementa l'autenticazione sicura" o "Assicurati che i dati utente siano crittografati"
Utilizzare servizi di terze parti consolidati per componenti critici come pagamenti e autenticazione
Chiedi all'IA di condurre una revisione della sicurezza del proprio codice
Per le app con dati sensibili, investi in un audit di sicurezza professionale
Da creatore a imprenditore del software, la storia di Colin Alitu
L'aspetto più entusiasmante del vibe coding per i creatori è il potenziale di trasformare il tuo modello di business. Invece di vendere semplicemente contenuti o corsi, puoi creare e vendere strumenti che risolvono i problemi del tuo pubblico.
Come abbiamo fatto la transizione
Noi di The Podcast Host abbiamo sperimentato questa trasformazione in prima persona con Alitu. Anni fa, Colin (il nostro fondatore) ha identificato un problema comune che il nostro pubblico affrontava: l'editing dei podcast era troppo tecnico e richiedeva troppo tempo.
All'epoca non avevamo strumenti di vibe coding: dovevamo assumere sviluppatori e investire molto tempo e denaro per realizzare la nostra prima versione. Oggi, potremmo probabilmente creare il prototipo iniziale in una frazione del tempo usando strumenti di vibe coding.
Ciò che è iniziato come una semplice idea per aiutare il nostro pubblico è rapidamente diventato il nostro business principale, generando più entrate di quanto i nostri contenuti abbiano mai fatto. Ciò che è notevole è il modo in cui l'approccio software ha completamente trasformato il nostro rapporto con il nostro pubblico:
Invece di spiegare semplicemente come modificare un podcast, abbiamo risolto il problema direttamente
Passare da accordi di affiliazione e vendita di corsi a un modello di abbonamento ha stabilizzato il nostro reddito
Potremmo aiutare migliaia di podcaster contemporaneamente
L'intera identità della nostra azienda si è evoluta
Perché i prodotti software sono preziosi per i creatori
I prodotti software spesso:
Hanno un valore percepito più elevato rispetto al contenuto : le persone pagheranno di più per strumenti che fanno risparmiare tempo o risolvono i problemi direttamente
Genera entrate ricorrenti tramite abbonamenti : creazione di entrate mensili prevedibili
Scalabilità più semplice rispetto alle aziende basate sui servizi : puoi servire migliaia di clienti senza aumentare proporzionalmente i costi
Crea relazioni più profonde con il tuo pubblico : gli utenti interagiscono regolarmente con il tuo prodotto, creando fedeltà
Risolvi i problemi in modo più diretto rispetto ai contenuti educativi : invece di insegnare a qualcuno come fare qualcosa, fallo e basta per lui
Come il Vibe Coding cambia le cose
In passato, la barriera alla creazione di software era enorme: competenze tecniche, costi di sviluppo e investimento di tempo lo rendevano poco pratico per la maggior parte dei creatori.
Con la codifica delle vibrazioni puoi:
Testare rapidamente le idee software : creare un prototipo in pochi giorni anziché in mesi
Ripeti in base al feedback : apporta modifiche facilmente man mano che scopri cosa desidera il tuo pubblico
Ridurre al minimo il rischio di investimento : iniziare con un prodotto minimo praticabile prima di impegnare risorse serie
Concentrati sul problema, non sulla tecnologia : usa la tua competenza nella tua nicchia piuttosto che preoccuparti del codice
Se un'idea riscuote successo tra il tuo pubblico, puoi perfezionarla utilizzando strumenti di codifica vibe e potenzialmente creare un nuovo flusso di entrate significativo per la tua attività, o addirittura trasformare l'intero modello di business, proprio come abbiamo fatto con Alitu.
Ottenere i tuoi primi utenti
Questo è un argomento a sé stante. Una volta che hai costruito qualcosa, come fai a convincere le persone a usarlo? Ecco alcune strategie:
Inizia con il tuo pubblico attuale, ovvio! – Si fidano già di te e ti forniranno feedback preziosi.
Offri un livello o una prova gratuita : riduci i rischi per i primi utenti.
Concentrati su un problema specifico : più la tua soluzione è mirata, più facile sarà trovare gli utenti che ne hanno bisogno.
Raccogli rapidamente testimonianze : la prova sociale aiuta a superare lo scetticismo sugli strumenti basati sull'intelligenza artificiale.
Sii trasparente sui limiti : stabilisci aspettative appropriate su ciò che il tuo strumento può e non può fare.
Quindi, cosa hai intenzione di far esistere?
Il Vibe coding rappresenta un cambiamento significativo in chi può creare software. Non hai più bisogno di una laurea in informatica o di anni di esperienza di programmazione per creare strumenti utili per il tuo pubblico.
Questa democratizzazione dello sviluppo software apre nuove possibilità per i creatori ovunque. Che tu voglia risolvere problemi per il tuo pubblico, diversificare i tuoi flussi di entrate o semplicemente sperimentare nuovi tipi di espressione creativa, questi strumenti lo rendono possibile.
Il nostro viaggio con Alitu ci ha mostrato quanto possano essere potenti gli strumenti di costruzione. Ciò che è iniziato come una semplice idea per aiutare il nostro pubblico a modificare i podcast più facilmente è diventato il fulcro della nostra attività. Oggi, puoi intraprendere un viaggio simile con un investimento di tempo e risorse molto inferiore.
Quindi, quale strumento costruirai? Quale problema risolverai? Le barriere non sono mai state così basse e le opportunità non sono mai state così grandi.
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edwin--artifex · 11 months ago
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Spot Tim Dual Band 1999
Ho assistito tra i reparti scenografia/fotografia un paio di giorni sul set a Cinecittà alla liaison delle riprese aeree con il crew del camera chopper belga Flying-Cam.
TIM: CON BOCELLI E TORNATORE, UN TRENO DI NOVITÀ
Roma, 2 aprile 1999 - Presentata a Cinecittà la nuova campagna Tim e il set che la ospiterà per un anno. L´ultimo spot è diretto da Tornatore con la partecipazione di Bocelli e una nuova star a quattro zampe! Prosegue il viaggio del treno Tim (Gruppo Telecom Italia), che torna in Tv per la nuova campagna pubblicitaria sul servizio dual band. In partenza dal 2 aprile, lo spot proseguirà per il mese di aprile sul treno Tim, stavolta, un ospite speciale, Andrea Bocelli, che da qui presenterà al grande pubblico "Sogno", la sua nuova canzone anche jingle delle future campagne pubblicitarie di Tim. Protagonista dello spot di prossima programmazione sarà una mucca pezzata affettuosamente ribattezzata, durante le riprese, col nome di "Timida"! Questo spot verrà preceduto da una breve campagna che avrà la funzione di "preparare" il pubblico all´arrivo della mucca Tim: sarà l´attrice Luciana Littizzetto, in veste di stalliera. Lanciato a gennaio ´99, intanto, il nuovo servizio Gsm a doppia banda fa registrare già un consistente successo: a soli tre mesi dalla partenza oltre 1 milione e mezzo di clienti hanno scelto il telefonino dual band, favoriti dalla totale accessibilità della nuova rete (100%). Il numero complessivo di clienti Tim è giunto oggi a quota 15. 000. 000. Ma la vera sfida di questo spot è stata la sua realizzazione: un imponente set è stato allestito negli studi di Cinecittà e resterà montato per oltre un anno per permettere alla Armando Testa, ideatrice della campagna, di raccontare le tappe sempre nuove di questo viaggio. A Cinecittà è stato interamente ricostruito un cavalcavia di 700 mq tra due pareti rocciose alte 24 mt. , il tutto per un volume di 3. 300 mq. Sono stati utilizzati 5. 600 mq di resina e 300. 000 tubi, vi hanno lavorato 100 persone al giorno e sono stati necessari 150 quintali di sale per la finta neve. È il set più grande mai realizzato a Cinecittà . Qui passa il treno Tim (una motrice lunga 21 mt. ) e lungo i binari (100 mt. ) sosta la mucca pezzata,. Per la prima volta nella storia della cinematografia pubblicitaria ed in relazione al grande sforzo produttivo generato da questa campagna, Tim ha affidato la co-produzione degli spot a Filmaster e Harold. La Filmaster si è occupata del set, della scenografia e dell´organizzazione generale, mentre la Harold ha curato la produzione del film. Il film è stato diretto da uno dei maggiori registi italiani, Giuseppe Tornatore, autore di film come L´uomo delle Stelle, La Leggenda del Pianista sull´Oceano e Nuovo Cinema Paradiso, premiato con l´Oscar come miglior film straniero nell´89. Realizzato con la collaborazione di Beppe Mangano per la scenografia, Renato Alfarano per la fotografia e Gemma Mascagni per i costumi, nel cast debutta come attore Andrea Bocelli accompagnato dai 20 elementi della sua orchestra.
Qui sotto una clip delle riprese della corsa automobilistica Daytona del 1995 ->
youtube
...e qui sotto la UAS - Unmanned Aircraft System - versione Special Aerial Response Automatic Helicopter SARAH 3.0 ->
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Founded in 1988 by Emmanuel Previnaire in Liege, the company Flying-Cam SA is a world leader in developing high fidelity Unmanned Airborne Solutions with proprietary Flying-Cam Airborne Robotic Engineering Technologies.
Well-known in the film industry and winning two Academy of Motion Picture Arts and Sciences: in 1995, Oscar for 'Best Technical Achievement Award' and again in 2014: Oscar for 'Best Scientific and Engineering Award', Flying-Cam has worked on blockbusters such as James Bond, Mission Impossible, Harry Potter, Oblivion, Prisoners, Da Vinci Code, Transformer, Game of Thrones … etc.
...here's a recent interview Emmanuel gave to Patrick C. Miller for 'UAS magazine' in 2023 ->
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enkeynetwork · 1 year ago
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newsintheshell · 4 years ago
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Tsuki to Laika to Nosferatu, online un nuovo trailer dell’anime in arrivo ad ottobre
La sigla della serie animata sarà ad opera degli Ali Project.
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Diffuso un secondo video promozionale di “Tsuki to Laika to Nosferatu”, la serie animata basata sull’omonima light novel, nata dalla penna di Keisuke Masano, attualmente in lavorazione presso lo studio ARVO ANIMATION (We Never Learn! Bokuben, Monster Girl Doctor).
Il trailer anticipa brevemente il brano “Hi no Tsuki” della band Ali Project (Code Geass: Lelouch of the Rebellion, Another), che farà da sigla di testa per l’anime. Il debutto in tv della serie è previsto per ottobre, ma i primi due episodi verranno mostrati in anteprima in streaming il 4 settembre.
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Per quanto riguarda lo staff, alla regia troviamo Akitoshi Yokoyama (Cutie Honey Universe, Photokano), assistito da Taiji Kawaguchi, mentre la sceneggiatura è affidata direttamente all’autore stesso dell’opera. Il character design è a cura di Hiromi Kato (Guilty Crown, Monster Girl Doctor) e la direzione artistica è supervisionata da Yuuji Kaneko (Kill la Kill, Josee the Tiger and the Fish). Le musiche, invece, sono composte da Yasunori Mitsuda (Black Butler: Book of Circus, Inazuma Eleven).
Sono passati dieci anni dalla lunga guerra che ha diviso il mondo in due superpotenze: l'Unione delle Repubbliche di Zirnitra a est e il Regno Unito di Arnak a ovest. Entrambe queste superpotenze ora mettono alla prova le loro ambizioni l'una contro l'altra in una corsa allo spazio. Nel 1960, il premier dell'Unione Gergiev annuncia il Progetto Mechtat (Sogno), un piano prestigioso per lanciare missioni con equipaggio nell'ultima frontiera. A questo scopo, l'Unione stabilisce la città isolata di Laika 44, dove i candidati cosmonauti competono per le missioni spaziali e gli scienziati sviluppano la tecnologia per realizzarle, il tutto in un ambiente di segretezza.
La storia è incentrata su Lev Leps, un candidato astronauta di riserva, e la sua nuova compagna, la vampira Irina Ruminescu. Come parte della nuova e audace Operazione Nosferatu, il Progetto Mechtat userà Irina come iniziale soggetto di prova per varie condizioni previste nello spazio, per poi impiegarla in una missione con equipaggio. Assieme a lei ci sarà Lev che veglierà su di lei, supervisionandone l'addestramento. Anche se per ragioni diverse e divisi da barriere razziali, oltre che dall'ego delle nazioni, i due condividono lo stesso sogno di andare nello spazio.
La light novel romantica sci-fi viene pubblicata dal 2016, corredata delle illustrazioni ad opera di Karei. Ad ora, l’opera conta 6 volumi, più uno speciale.
Nel 2018, ne è stata lanciata una versione manga disegnata da Hougu Souji, giunta però solo al primo volume e in pausa dal 2019, a causa di problemi di salute dell’artista.
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Autore: SilenziO)))
[FONTE]
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samdelpapa · 4 years ago
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Tre oggetti non identificati "cadono dal cielo" su Denver - Ufo e Alieni
Alcuni testimoni hanno assistito al fenomeno di tre oggetti non identificati cadere verticalmente sopra il cielo di Denver lasciando dietro di sé scie di fumo. È successo il 31 gennaio 2021.
I 3 oggetti su Denver
i tre oggetti su denver
Si tratta di due rapporti riferiti da diversi testimoni. In entrambi, riferiscono di aver assistito alla caduta libera di oggetti non identificati da Denver.
Finora non ci sono rapporti ufficiali di razzi o detriti spaziali sganciati sul sito. Tuttavia, l’incidente è stato probabilmente visto da centinaia di persone.
Secondo Scott Waring, di Ufo Sightings Daily, gli oggetti avrebbero la forma di un disco, tuttavia è difficile dire qualcosa del genere, vista la distanza degli oggetti e la bassa qualità video.
Secondo quanto riferito, due video sono stati inviati al MUFON (Mutual UFO Network), un’organizzazione senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti composta da volontari che studiano gli avvistamenti UFO, e queste clip mostrano tre oggetti sconosciuti che cadono dal cielo a Denver.
Il primo testimone ha detto: “Stavo facendo il caffè del mattino, di solito guardo fuori dalla finestra mentre lo faccio. Alzai lo sguardo e chiesi al mio amico se vedeva anche lui quegli strani percorsi di fumo”.
“All’inizio le scie erano lunghe e si poteva vedere che c’era un cambio di direzione nell’atmosfera.”
“Quando è sceso a terra, direi a 450 metri, hanno iniziato lentamente a cambiare direzione e hanno iniziato a dirigersi a est verso la Buckley Air Force Base.”
“Non c’erano suoni, odori, strane sensazioni elettromagnetiche. Questi oggetti non sembravano avere fretta e mantenevano una rotta diritta”.
Altre cose fantastiche
“Se non li avessi guardati direttamente, probabilmente li avrei immaginati come una scia chimica proveniente da un aereo. Tuttavia, i tre mantenevano una formazione perfetta finché non sparirono dalla mia vista”.
Il secondo testimone ha detto: “Ho osservato 3 grandi oggetti bianchi che viaggiavano ad alta velocità. Hanno mantenuto la loro formazione e avevano lunghe code”.
“La descrizione migliore è che sembravano lacrime di nuvole. Erano le 10:45 del mattino e senza nuvole nel cielo, ho osservato che questi oggetti molto grandi che sembravano cadere”.
“Si muove verso est ad alta velocità. Hanno mantenuto la loro luminosità e formazione finché non li ho persi di vista tra alberi ed edifici”.
Finora non ci sono conferme sull’origine degli oggetti visti nel cielo o su cosa sia successo.
I video sono stati caricati su YouTube da Scott C Waring e ha suggerito che questi oggetti non potrebbero essere detriti spaziali, poiché la NASA non ha segnalato la caduta di detriti di alcun tipo.
L’autoproclamato cacciatore di alieni ha anche assicurato che questo avvistamento è una prova inconfutabile dell’esistenza aliena .. Cosa ne pensi?
https://youtu.be/_do73qf9tpk
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corallorosso · 5 years ago
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Coronavirus, a tutti i delatori incalliti faccio una proposta: denunciate anche gli evasori di Cristina Sivieri Tagliabue Ho una proposta. Seria. Dedicata alle persone che in questo mese, e nel prossimo futuro, si sono fatte delatrici e delatori di altre persone che corrono, che accompagnano i bambini in cortile o a fare il giro fuori dal palazzo, che sono in una piazzetta e si sono appoggiate a una panchina dove si è appoggiato, dall’altro lato, qualcun altro o di persone che sono in coda in auto per un valido motivo e che vengono fotografati come fossero la causa della diffusione del coronavirus nelle nostre vite. Persone giudicate come incapaci di intendere e di volere senza conoscerne le storie, persone buttate in pasto ai media e ai social media, oltre che nei gruppi Whatsapp, persone diffamate che non hanno avuto diritto di replica, ma che farebbero peraltro bene a fare una bella causa legale a chi – se beccato – le ha buttate nella piazza del pubblico ludibrio. La proposta è la seguente. Con la stessa solerzia con cui avete urlato dalle finestre e avete aggredito sui social media e nei messaggi personali (sì, ne ho ricevuti anche io perché corro) vi invito a denunciare gli evasori fiscali che da cui siete circondati (se non lo siete voi stessi) fotografando le loro case e le loro barche di cui certo sarete stati ospiti, i loro quadri che avete ammirato (ma quasi certamente comprati in nero) e le loro spese, a cui certamente avete assistito. Non parlo solo di persone che potrebbero giustamente arrabbiarsi per il luogo comune tipo l’idraulico che non fa la ricevuta ma ha la Porsche oppure con il titolare dell’impresa edile che ristruttura case e che ha dipendenti non in regola, o ancora, con la gioielliera di fiducia che denuncia 17.300 euro (dato nel 2012, corretto) ma ha due borse Prada, oppure l’estetista cinese proprietaria del centro di bellezza che dichiara 7.200 euro anno e ha un bracciale di brillanti e un paio di scarpe che vale più, di quella cifra intera. No, io non parlo “solo” di queste categorie che in questi giorni hanno dichiarato perdite per 20mila euro a settimana quando ne denunciano la metà ogni anno. Parlo anche del fatto che quando vai a una mostra, tu sciura milanese, chiederai al gallerista quanto ha denunciato lo scorso anno, e se ti propone lo sconto senza fattura, lo denuncerai. Propongo che se andrai a casa di un’amica che ha un cane di razza molto rara chiederai la sua provenienza, il canile, qual è stato il suo costo e se il cucciolo è stato fatturato, così come quando andrai dal chirurgo plastico lo denuncerai, se dopo aver pagato il dovuto non riceverai fattura. Parlo delle vacanze estive, quando tu solerte delatrice o solerte delatore, al titolare del ristorante fronte mare chiederai i documenti di assunzione o i contratti dei camerieri che ti stanno servendo, nonché ovviamente la regolare ricevuta a pranzo finito. Chiederai allo stabilimento balnerare regolare ricevuta per ogni pagamento e giorno di permanenza, e se un privato ti affitta un’abitazione, magari per un mese o due, o anche per una settimana, domanderai regolare contratto e regolarizzazione con l’ufficio delle entrate. E in caso contrario, denuncerai, denuncerai, denuncerai. Parlo del fatto che quando una persona lavorerà per te a vario titolo, emetterai regolare contratto di lavoro. E se le tue amiche con le colf non lo faranno, le denuncerai. Anche per un’ora di pulizia alla settimana. E tu, cantante o attore che hai postato i video delle code in autostrada, quando il tuo produttore di proporrà la serata in un festival o un piccolo lavoro, o un favore, “in nero”, tu lo denuncerai. Denuncerai, denuncerai, denuncerai....
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Torco , L 'Eroe di Sandalia
Anticamente, quando lo spettro della civiltà era ancora lontano dall isola , Torco, figlio del dio Nettuno e abile marinaio, proteggeva le coste di Sandalia dagli attacchi dei pirati e dei popoli del mare che intendevano conquistarla . Al comando di una nave costruita con fascioni di canne e giunchi intrecciati , che solo lui sapeva governare , perlustrava le coste giorno e notte, senza mai riposarsi. Era un eroe forte e coraggioso e gli abitanti del luogo si sentivano al sicuro.
Fu lui, giungendo da lontano per volontà del dio mare a scoprire che l isola aveva la forma di un sandalo , e per questo la chiamò Sandalia . Suo acerrimo nemico era Atlante, capo della ciurma piratesca più temuta del mediterraneo. Spesso gli uomini dell equipaggio di Torco avevano combattuto contro questi avidi saccheggiatori provenienti dall Africa , uscendone sempre vincitori.
Ma gli anni passarono anche per il valoroso figlio di Nettuno e la sua origine divina non lo preservò dal decadimento fisico: come ogni altro essere umano, Torco divenne vecchio. Atlante , assai più giovane di lui, credendolo stanco e affannato pensò che fosse finalmente arrivato il momento giusto per impossessarsi dell isola e si organizzò per sferrare il suo attacco più imponente ;alleandosi con tutte le flotte di pirati dell Africa , condusse più di cento navi sino alle coste di Sandalia. La battaglia divampò davanti a Punta Falcone, nel tratto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica e che oggi è conosciuto col nome di Bocche di Bonifacio.
Molti nemici riuscirono a raggiungere la terraferma . Il loro numero era cosi elevato che quando questi venivano ricacciati in mare , presto ne sbarcavano altrettanti. Ogni insenatura era un possibile approdo , ogni approdo un pericolo certo.
Tuttavia , nonostante la flotta di Atlante fosse assai più numerosa , gli uomini di Torco erano cosi abili in mare, cosi forti e valorosi , che a un certo punto della battaglia riuscirono a prendere il sopravvento. Ma proprio quando tutto sembrava volgere per il meglio, la grossa nave del capo dei pirati speronò quella di canne e di giunchi su cui era imbarcato l eroe di Sandalia . Insieme a tutto il suo equipaggio , Torco fu inghiottito dal mare. Gli abitanti dell'isola precipitarono nel terrore: senza il loro condottiero si sentivano perduti. Nettuno , che dal fondo del mare aveva assistito al sanguinoso scontro, accolse tra le braccia il figlio esanime e, dopo averlo adagiato su un giaciglio di posidonia , gli soffiò nella bocca. A quel punto , le gambe di Torco si unirono in una coda simile a quella dei pesci e i suoi peli si trasformarono in squame. Sul collo gli spuntarono delle piccole branchie e al termine di un lungo respiro , improvvisamente , riaprì gli occhi. Vide il padre Nettuno e gli sorrise . Solo dopo aver cercato di muoversi senza riuscirci , si rese conto della metamorfosi . Si guardò le gambe scoprendo che la parte inferiore del suo corpo era divenuta simile a quella di un pesce , constatando nello stesso istante che il busto, al contrario, non era cambiato affatto . Si toccò il volto e sentì che anche quelli avevano ancora sembianze umane. Si domandò come facesse a respirare sott''acqua e si accorse cosi delle piccole branchie sul collo. Capì allora che suo padre , per tenerlo in vita gli aveva insufflato lo spirito del mare trasformandolo in un tritone.
Nel suo corpo rinnovato , Torco divenne ancora più abile nel muoversi tra i flutti marini e, più forte di prima, riemerse per difendere l 'amata isola . Chiamò a sé tutti i tritoni del mare e li condusse fino alla superficie dove, uniti, circondarono le navi dei pirati.
Quando la battaglia sembrava ormai vinta dalla flotta di Atlante, i tritoni al comando di Torco iniziarono a smuovere le placide acque facendo frustare contemporaneamente le loro code. Il mare si ingrossò come mai prima di allora e onde altissime si infransero contro le navi nemiche che naufragarono inesorabilmente.
Anche quella battaglia fu dunque vinta e Torco , sebbene non sia ridivenuto uomo, vive sempre nei mari che bagnano l isola.
Si racconta che ancora oggi, quando le acque davanti a punta Falcone si gonfiano e ribolliscono con rumore di un tuono, è Torco che dal profondo del mare risale per mettere in guardia i sardi dai vecchi e nuovi pirati in arrivo.
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insopp · 3 years ago
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Il cambiamento climatico e la destagionalizzazione naturale.
Dopo una primavera arsa e un’estate accaldata stiamo adesso vivendo un inizio di autunno incredibilmente rovente con temperature estive e spiagge ancora frequentate. Negli ultimi anni abbiamo assistito sempre più a code d’estate sempre più lunghe e a inverni miti inframezzati da eventi spesso violenti portando il nostro clima a passare dal mite e tipico mediterraneo al più imprevedibile sub…
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aldebaran66 · 3 years ago
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di Marco Travaglio
Su un decreto che pare uscito da un manicomio o da un cabaret o dagli alcolisti anonimi – infatti persino Draghi si vergogna e manda avanti tre scudi umani col favore delle tenebre – qualunque discorso coerente sarebbe troppa fatica e troppo onore. Solo pensieri sparsi alla rinfusa.
È soltanto un caso che Mario Draghi faccia partire le nuove norme a scoppio ritardato, o a babbo morto, cioè fra 40 giorni, quando spera ardentemente di non essere più al governo?
Posto che i decreti sono ammessi solo “in casi straordinari di necessità ed urgenza” (art. 99 Cost.), che urgenza possono avere delle norme varate il 5 gennaio per scattare il 15 febbraio?
Quanto alla necessità: posto che i precedenti quattro decreti anti-Covid in un mese, tutti basati sull’equazione “vaccinati=sani, non vaccinati=malati”, dovevano ridurre i contagi, i ricoveri e i morti, che invece si sono moltiplicati, possiamo immaginare gli effetti del quinto, che corre dietro ai soliti No Vax (ormai meno del 10%) anziché far qualcosa per i 18 milioni di Sì Vax senza terza dose?
La vera necessità contro il Covid non sarà cancellare i cinque decreti sbagliati e farne uno giusto?
Posto che il vaccino non riesce a farselo neppure chi vuole (solo il 42% dei bivaccinati ha la terza dose), per i 5 mesi di ritardo del governo sui booster, si spera che l’obbligo non convinca nessuno dei 2,2 milioni di No Vax over 50 a vaccinarsi, sennò il sistema – già in tilt oggi di suo – collassa.
L’unica chance di far funzionare il decreto è che nessuno lo rispetti.
Il 22 luglio Draghi spiegò il Green pass come “garanzia di essere tra persone non contagiose”: corbelleria scientifica, visto che Delta e ancor più Omicron contagiano vaccinati e non.
Così come i tamponi ai turisti stranieri per bloccare Omicron alla frontiera. Ora il Super Green pass rafforzato per over 50 e il modello base per andare sui mezzi o in banca o dal barbiere non è più per fermare i contagi, che dei vaccini se ne fottono, ma per “salvare la vite” ai No Vax (quella dei vaccinati è salva per definizione).
Lodevole proposito, ma allora perché non vietare per legge pure il suicidio? Il fatto che chi vuol salvare la vita ai No Vax contro la loro volontà pretenda contemporaneamente una legge per il suicidio assistito (omicidio del consenziente) aggiunge al tutto un tocco di surrealismo.
Siccome le code al gelo sono ancora poche, si sentiva giusto la mancanza di quelle fuori dalle banche e dalle poste per controllare i Green pass o i tamponi.
Per gli over 50 disoccupati sorpresi a zonzo senza vaccino, multa di 100 euro: sempre meno di un tampone molecolare.
Trovata sul web: “Una delle più importanti differenze tra gli uomini e gli animali è che gli animali non permettono al più idiota di diventare capobranco”.
7 gennaio
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levysoft · 2 years ago
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Negli ultimi anni si è molto diffuso l’utilizzo di monete alternative valide solo all’interno di concerti, festival o grandi eventi: i cosiddetti token. Sono in sostanza gettoni che sostituiscono i contanti o le carte di credito e che servono per fare qualsiasi acquisto, soprattutto di cibo e bevande. Da quando furono introdotti, una decina di anni fa, sono cambiate molte cose – i pagamenti digitali sono molto più diffusi e sono state sviluppate app e altri sistemi per evitare le code – eppure i token sono sopravvissuti e continuano a essere la forma di pagamento prediletta da chi organizza i concerti.
Non è cambiata, invece, la loro reputazione tra le persone che partecipano ai grandi eventi: i token sono sempre stati odiatissimi e continuano a esserlo anche oggi.
I token si presentano come gettoni di plastica colorata e sono venduti all’interno delle aree dove si tengono i concerti. Il loro valore viene deciso dagli organizzatori. Può essere di un euro a token, oppure anche di due o tre euro l’uno. In alcuni casi gli organizzatori danno la possibilità di dividere il token, fisicamente, per ottenere mezzo token e assicurare pagamenti più precisi.
Quasi sempre è prevista una soglia minima di acquisto, cioè non possono essere cambiati meno di dieci euro in token. La soglia minima, insieme ai token con valore superiore a un euro, sono tra gli aspetti più critici e contestati perché spesso non sembrano essere stati pensati in relazione ai prezzi delle cose. Capita, infatti, che la soglia minima sia superiore a una combinazione di acquisti ragionevole (per esempio superiore al prezzo di due birre oppure di un panino e una birra), o che i token che valgono più di un euro abbiano multipli diversi da quelli dei prezzi delle cose (per esempio due token valgono 10 e una birra e un panino 9 euro) e quindi finiscano necessariamente con l’avanzare.
Dallo scorso anno Altroconsumo, associazione che tutela i diritti dei consumatori, ha invitato gli spettatori a raccontare la loro esperienza con i token. In un anno sono state inviate decine di segnalazioni, di cui molte nelle ultime settimane. «È indecente il minimo di spesa (5 token a 10 euro) e soprattutto il fatto che i token siano cambiabili a soli multipli di 5», ha scritto una persona che ha assistito al concerto degli Iron Maiden lo scorso 15 luglio a Milano. «Con cose che hanno addirittura prezzi a mezzo token (l’acqua costava uno e mezzo) diventa impossibile pagare per ciò che si consuma: si finisce per avere degli avanzi». Molte testimonianze sono state inviate dopo i concerti più grossi organizzati in Italia quest’estate: Depeche Mode a Bologna, Arctic Monkeys a Milano, Coldplay a Napoli e Milano, Blur a Lucca, Bruce Springsteen a Monza.
Un altro dei motivi che portano le persone a odiare il sistema dei token è il fatto che non si possano restituire o utilizzare in altri concerti. I gettoni rimasti in tasca equivalgono a soldi che non si possono spendere perché perdono il loro valore al termine della serata. Questo limite è particolarmente grave nei frequenti casi in cui il cibo finisce, solitamente alla fine del concerto, e ci si ritrova con molti token non spesi e inutilizzabili, che sono un puro guadagno per chi organizza.
Un’altra conseguenza non trascurabile dell’adozione dei token riguarda i prezzi degli alimenti, più alti anche rispetto al normale rincaro che ci si può aspettare durante un grande evento.
Diversi organizzatori giustificano l’utilizzo dei token con la necessità di velocizzare i pagamenti e la distribuzione di cibo e bevande perché con i gettoni si salta il passaggio del pagamento alla cassa di ogni singolo banchetto: non c’è bisogno di fare calcoli e dare resti. Quasi sempre, tuttavia, il risultato non rispetta le aspettative perché invece di una coda se ne creano due: la prima per acquistare i token alla cassa dedicata e la seconda per prendere il cibo o le bevande ai banchetti. Insomma, per tutte queste ragioni il sistema dei token non è pensato per soddisfare le esigenze delle persone che ai concerti ci vanno.
In effetti diversi organizzatori di concerti sentiti dal Post dicono che il vero scopo dei token non è ridurre le code, quanto piuttosto la necessità di controllare in modo preciso quante birre, panini e cocktail vengono venduti durante i concerti.
Di solito i contratti di fornitura si basano su una trattenuta relativa alle vendite: chi fornisce cibo e bevande è tenuto a versare una percentuale agli organizzatori sulla base di quanto vende. Grazie al meccanismo dei token, chi organizza riceve in anticipo i soldi dagli spettatori e alla fine della serata distribuisce il ricavato ai fornitori sulla base di quanto hanno venduto (che passa dal conteggio dei token), trattenendo la parte pattuita. Il vantaggio di questo sistema è la massima trasparenza nei rapporti tra organizzatori e fornitori. «È un modo per non farsi fregare da venditori di panini e birre dei quali, evidentemente, non si fidano fino in fondo», ha scritto Luca De Gennaro, critico musicale e conduttore radiofonico italiano. «Dopodiché è un sistema sbagliato. Vi assicuro che non piace neanche ai promoter stessi. Crea code, casini, nervosismi per tutti».
Dino Lupelli, tra i promotori di Linecheck, un festival che si tiene a Milano diventato negli ultimi otto anni una delle più importanti conferenze europee sull’industria musicale, dice che i token sono stati uno strumento utile fino a quando non si sono diffusi i pagamenti digitali. «Ora non avrebbero più senso di esistere, ma molti si affidano ancora ai token perché l’economia della musica dal vivo è precaria e questa precarietà impone agli organizzatori di ricavare il più possibile da incassi esterni», dice. «Purtroppo il margine di guadagno ottenuto dai biglietti è bassissimo, se non nullo, quindi dalla vendita di cibo e bevande dipende la sostenibilità economica del concerto. Per questo motivo le vendite vanno controllate con attenzione».
Negli ultimi anni sono state sviluppate alcune soluzioni alternative più a misura di cliente. Molti festival hanno iniziato a proporre come metodo di pagamento un braccialetto con un codice QR: il braccialetto si può ricaricare online, anche da mobile, e in questo modo si evita la coda alle casse per l’acquisto dei token. Il codice viene letto dai dispositivi ai banchetti e registra tutti gli acquisti. «Di fatto è un tecnologia cashless che ci permette di offrire un servizio molto più veloce», dice Giuseppe Conte, che dal 2017 è tra gli organizzatori del Viva Festival in valle d’Itria, in Puglia. «Si fa un’unica fila e non c’è movimento di contante, quindi ci sono meno rischi».
Oltre che al Viva, questa tecnologia è stata adottata dal Miami di Milano, dall’Ortigia Sound System, dal Club to Club di Torino. Ha un costo non indifferente per gli organizzatori: ogni braccialetto costa da 1 euro a 1 euro e 50, e a ogni pagamento vanno sottratti alcuni centesimi come prezzo per la transazione. C’è poi un costo di attivazione, sostenuto dagli spettatori: nella maggior parte dei casi, però, viene data la possibilità di chiedere un rimborso della quota non spesa. Cosa che con i token di plastica non è possibile.
Il braccialetto è stato adottato in particolare dai festival, che non si limitano a vendere il biglietto di un concerto ma cercano di proporre un’esperienza che va al di là della proposta musicale. L’organizzazione, il luogo dell’evento, l’attenzione al suono e ai servizi per gli spettatori sono i motivi che spingono le persone a tornare. I token fisici e i relativi problemi causerebbero reazioni negative con effetti anche sugli sponsor interessati a investire in eventi che funzionano. Chi organizza un unico e grande evento, invece, punta soprattutto a guadagnare il più possibile dalla serata. «In questo senso sarebbe più sensato proporre un’operazione trasparenza nei confronti di chi acquista i biglietti», continua Lupelli. «Il pubblico dovrebbe avere la possibilità di capire come vengono spesi i soldi e come gli incassi vengono ripartiti all’interno dell’organizzazione. A quel punto si capirebbe che la maggior parte degli eventi stanno in piedi a fatica, e forse ci si renderebbe conto che organizzare un grande evento costa un sacco di soldi».
Una possibilità ancora poco esplorata consiste nel cashless puro, cioè nei pagamenti esclusivamente digitali attraverso carte di credito, pagamenti mobile e via app. I pagamenti cashless consentirebbero di acquistare cibo e bevande ancora più velocemente senza token e braccialetti. Inoltre la registrazione dei pagamenti assicurerebbe agli organizzatori un controllo sulle vendite. Finora in Italia questa soluzione non si è diffusa perché si vuole dare la possibilità a tutti di fare acquisti, anche alle persone che non hanno carte di credito o dispositivi per i pagamenti da mobile.
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argyrosingh · 7 years ago
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Fear the Walking Dead 4x11
The Code è un episodio in “stile Morgan”, che esce dagli schemi per mostrare qualcosa di nuovo, segnatamente il lato buono dell’umanità. E non si tratta di sola apparenza, nemmeno dopo che Wendell e Sarah tradiscono Morgan, poiché quest’ultimo riesce ad imporsi comunque, a tirare fuori il meglio da loro.
In TWD avevamo assistito alla storia della “conversione” e dell’addestramento di Morgan, in un episodio quasi onirico, in cui la bontà traspariva ad ogni scena. Allora era proprio Morgan ad essere l’elemento negativo, eppure, nonostante in lui conviva ancora quel lato oscuro, The Code ci dimostra che si può vincere il male, partendo proprio da noi stessi.
Sembra una facile retorica, ma il pregio di questo episodio è di riuscire a trasmettere questo messaggio in un modo “delicato” e sottinteso, non senza una dose di piacevole ironia, soprattutto verbale. Certo, il ritorno di Morgan in Virginia sembra quanto mai lontano (al contrario di come ci è stata mostrata l’andata), ma proprio questo viaggio sulla strada, con tutte le incognite e la poesia del caso, non può che far piacere allo spettatore accorto.
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tecnoandroidit · 2 years ago
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Recensione Nas TerraMaster F2-212, il miglior sistema di archiviazione per i tuoi dati
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Prima di immergerci nell'esperienza del nuovo NAS Terramaster F2-212, sembra doveroso iniziare con una piccola contestualizzazione. La TerraMaster Technology è un'azienda cinese che si occupa della realizzazione di software per PC e di NAS (Network attached storage). Proprio nel corso di questa Estate 2023, si è assistito al lancio ufficiale del suo nuovo NAS F2-212. Dispositivo che non vedevamo l'ora di testare e di presentarvi insieme alle nostre considerazioni. Ma partiamo per gradi. Il nuovo Terramaster F2-212, è senza dubbio la soluzione ideale per chiunque si avvicini a questo tipo di tecnologia per la prima volta. Infatti, sembra essere stato pensato appositamente per i principianti del settore e destinato ad un uso specificamente domestico, grazie alla semplicità delle sue funzioni e alla qualità delle sue prestazioni. DESIGN E COSTRUZIONE Dopo aver proceduto con l' acquisto, il NAS TerraMaster arriverà a casa vostra perfettamente imballato all'interno di una scatola super resistente. All'apertura della confezione troverete: - Il Terramaster Nas F2-212, in total black. All'interno della scatola che vi verrà consegnata, il dispositivo sarà disposto in modo che ogni angolo risulti protetto da appositi alloggi in poliestere, utili per ammortizzare o limitare i danni in caso di urti o sbandamenti durante la consegna; - Un cavo di alimentazione CA; - Alcune viti per SSD; - Un Cavo CAT 6 UTP. Noterete la mancanza del manuale d'uso, ma non si tratta affatto di uno sbaglio. In quanto, per poter accedere all'intera procedura per la configurazione guidata, dovrete semplicemente scannerizzare il QR Code presente all'interno della scatola e seguire tutti i passaggi indicati, step by step. A prima vista, appare già piuttosto evidente il carattere e lo stile del Nas, che potremmo definire assolutamente essenziale. Dal design semplice e completamente in nero, il Terramaster F2-212 ha una struttura compatta e per nulla ingombrante, grazie alle sue ridotte dimensioni (22.2 x 11.91 x 15.39 cm). Il dispositivo potrebbe essere paragonato ad una normalissima scatola nera. Una scatola per giunta anche molto leggera e maneggevole, dal peso di appena 2.15 Kg. Già a partire dalle caratteristiche estetiche è possibile notare un primo cambio di rotta del F2-212 rispetto ai modelli precedenti, da sempre realizzati in colorazioni decisamente più "metalliche". Ben visibile, in entrambi i lati del dispositivo, il logo Terramaster, praticamente impossibile da non vedere. Il logo, oltre ad avere una funzione di branding, si presenta traforato, in quanto funge anche da griglia per la ventilazione. TASTI E FUNZIONAMENTO È arrivato il momento di inoltrarci nei particolari, quindi vediamo ora le principali caratteristiche del nostro Terramaster F2-212: - Nella parte anteriore del NAS troverete tre luci LED. Le prime due indicano la presenza di dischi all'interno del NAS, mentre la terza, se illuminata, indica che il dispositivo è acceso e funzionante; - Sul retro è presente il pulsante di accensione; - 2 porte USB, una 2.0 e l'altra 3.0; - Una sola porta RJ-45 1GbE per la rete LAN; - 2 slot di disco, molto semplici da estrarre grazie all'installazione di un particolare sistema a molla (Push Lock) che, blocca il vassoio del disco rigido nel momento in cui viene estratto o inserito, impedendo che cada o si scolleghi. Non a caso, installare il disco rigido è davvero un procedimento comodo ed intuitivo, per il quale occorrono appena 10 secondi e senza l'ausilio di altri strumenti o utensili. - Nella parte inferiore del Terramaster, completamente in plastica, troviamo una griglia per la ventilazione e quattro piccoli piedini gommati disposti ad ogni angolo del dispositivo. Essi conferiscono controllo e stabilità al nostro NAS, così che non rischi di scivolare via nel caso in cui venga poggiato su superfici particolarmente lisce; - L'interno del NAS, visibile dall'apertura degli slot, è completamente in metallo, per garantire una dissipazione equilibrata del calore volta a preservare e prolungare la durata del disco. Inoltre, questa stessa protezione in metallo, contribuisce a separare i dischi dalla scheda madre che deve essere sempre ben ventilata. SPECIFICHE TECNICHE - CPU: ARMv8 quad-core da 1.7Ghz; - RAM: 1 GB (non espandibile); - LAN: 1Gbe; - USB: USB 3.0, USB 2.0; - Capacità massima: 44 TB; - RAID SUPPORTATI: Raid 0/1/JBOD/Single TRAID; - Consumi: 22W In funzione, 11W da spento; - Codifica hardware 4K. CONNETTIVITÀ Sembra però che il NAS F2-212 presenti una pecca piuttosto rilevante, il dispositivo difatto non dispone di un modulo WiFi. Dunque è possibile utilizzare esclusivamente il collegamento tramite porta USB. Tuttavia, potrete accedere al vostro TNAS, anche con un client mobile, sia esso IOS sia ANDROID, in qualsiasi momento e ovunque vi troviate, per una gestione rapida e facile del dispositivo anche da remoto. In questo modo, avrete la possibilità di condividere e sfogliare i vostri file e persino di effettuare il backup degli album ogni volta che volete. SOFTWARE E PERSONALIZZAZIONE Durante la fase di configurazione del vostro Terramaster NAS F2-212, vi verrà chiesto di installare il sistema operativo TOS, nella sua nuova versione 5.1. L'installazione è molto semplice, tuttavia Terramaster mette comunque a vostra disposizione una pluralità di pratici video tutorial. È possibile, inoltre, selezionare la "Modalità predefinita", grazie alla quale tutti i passaggi per la configurazione completa saranno completati nel giro di pochi minuti e senza la minima difficoltà. Lo stile retrò del nuovo sistema operativo è assolutamente caratteristico e piacevole alla vista. TOS 5.1 presenta un'interfaccia intuitiva e piuttosto semplice da comprendere ed utilizzare. Non a caso è stata studiata al fine di garantire la migliore esperienza utente possibile. Rispetto alla precedente versione (4.19), il nuovo aggiornamento presenta alcune novità rilevanti. Vi sono infatti 50 nuove funzioni e piu di 600 miglioramenti. Questi ultimi riguardano la velocità di risposta, il potenziamento dei sistemi di sicurezza e una maggiore semplicità d'uso. Parlando appunto della questione sicurezza, TOS, una volta installato, vi chiederà di selezionare la modalità di isolamento sicuro, grazie alla quale il sistema sarà in grado di difendersi in caso di attacchi informatici e di tenere sempre al sicuro i dati in esso contenuti. Tuttavia, scegliendo questa modalità, ogni nuovo aggiornamento del firmware e del sistema operativo dovrà essere installato manualmente. All'apertura del desktop a darvi ufficialmente il benvenuto sarà lo sfondo di un dolcissimo carlino impostato di default. Verranno mostrate inoltre le singole icone delle app installate e di altre funzionalità, come l'assistenza tecnica e il Consulente per la sicurezza. Quest'ultimo è un programma che vi terrà sempre aggiornati su eventuali rischi a cui il vostro Terramaster potrebbe essere esposto in un dato momento. Altro a tutto questo, avrete a disposizione: - Il Pannello di controllo che vi terrà costantemente aggiornati su tutto ciò che riguarderà il NAS e attraverso cui è possibile configurare le varie opzioni; - Il programma Consulente per la sicurezza, che ci tiene informati dei possibili rischi cui il dispositivo potrebbe incorrere in un determinato momento. Consente inoltre di  modificare la porta HTTP / HTTPS e di configurare il firewall e molto altro ancora; - Numerose opzioni di backup da scegliere in base alle proprie esigenze. Per citarne qualcuno, abbiamo: Cloud Sync, Duple Backup, TerraSync e altri ancora; - L'App Center, su cui potrete trovare una miriade di pacchetti da scaricare gratuitamente. Grazie ai quali avrete la possibilità di svolgere diverse operazioni, come: le modalità di trasmissione dei documenti, il download di file video a velocità avanzata, diverse applicazioni multimediali e molto altro ancora. PREZZO E CONCORRENZA Il Terramaster F2-212 è già presente su Amazon ad un prezzo super concorrenziale, parliamo infatti di soli 179.99 euro. Una cifra davvero conveniente per un prodotto di tale portata. Inoltre, se siete abbonati ad Amazon Prime, potrete contare anche su una consegna rapida presso il vostro domicilio. È possibile acquistare il Nas F2-212 anche sul sito ufficiale TerraMaster e godere di una garanzia di 2 anni, durante i quali è potrete anche ottenere la sostituzione del dispositivo. In ogni caso, TerraMaster offre un ottimo servizio di assistenza clienti online (in tempo reale), un forum tecnico professionale, una casella di posta destinata al servizio tecnico, una guida online per gli utenti e un servizio di risoluzione problemi da remoto. PRO E CONTRO Parlando di Pro e Contro, al fine di fornire informazioni più dettagliate, utili per una valutazione d'insieme del dispositivo, procederemo ad elencare gli aspetti positivi e negativi del prodotto in questione sotto forma di lista. Per quanto riguarda gli aspetti positivi: - Il Terramaster è un Nas assolutamente silenzioso, anche con le ventole di raffreddamento accese non emette il minimo rumore; - Il prezzo è basso e accessibile per chiunque. Pur essendo un dispositivo adatto soprattutto per uso domestico, garantisce comunque prestazioni eccezionali pur nella sua semplicità d'uso. In questo senso, possiamo quindi parlare di un ottimo rapporto-qualità prezzo; - Software facile da installare e molto intuitivo; - Il dispositivo è in grado di supportare tutti i servizi di file: AFP, iSCSI, NFS, SMB, WebDAV, SFTP/FTP; - Trasferimento rapido e super veloce dei file (è in grado infatti di trasferire un file di 3Tb in soli 30 secondi). Tra gli aspetti negativi del Terramaster F2-212, abbiamo individuato: - Tempi di configurazione piuttosto lunghi. Infatti, in seguito ad ogni nuovo aggiornamento o a modifiche abbastanza rilevanti, il TOS potrebbe impiegare anche più di 10 minuti per completare l'intero processo di caricamento. E questo, talvolta, potrebbe risultare abbastanza frustrante; - Non presenta un modulo WiFi, per questa ragione è necessario l'acquisto supplementare di un adattatore USB espandibile; - Una memoria RAM di solo 1Gb, non espandibile; - Assenza di uno slot per SSD M.2. CONCLUSIONE In conclusione, potremmo dire che il TerraMaster F2-212, è sicuramente un ottimo NAS, che svolge egregiamente il suo dovere. È la soluzione perfetta per coloro che non necessitano di funzionalità troppo avanzate e complesse, dunque non è particolarmente adatto per questioni aziendali. Tuttavia, resta un dispositivo affidabile, idoneo soprattutto per l'uso domestico, per i principianti o per chiunque non necessiti di ulteriori alloggiamenti. Nonostante l'alto livello delle prestazioni offerte, il prezzo del TerraMaster è assolutamente accessibile e super conveniente, soprattutto se siete registrati ad Amazon Prime. Insomma, grazie a questo dispositivo potrete contare su un'ottima protezione di tutti i vostri dati e sul mantenimento della loro integrità, il tutto senza rinunciare all'efficienza e alla flessibilità. Il prodotto può essere acquistato su Amazon al prezzo di 179. Read the full article
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monicadeola · 5 years ago
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“Siamo stati la generazione più fortunata della storia dell’umanità. Noi, nati in questa meravigliosa penisola protesa su di un mare «buono» nel mezzo del più lungo periodo di pace e del più grande benessere mai goduto dall’Occidente europeo, noi siamo stati la jeunesse dorée della storia universale. Ora, entrati nell’età che dovrebbe concedere la maturità, raggiungiamo il «punto alto» della nostra esistenza, siamo chiamati alla prova. Ce ne mostreremo all’altezza?
Non sto parlando di felicità. Forse altre generazioni, più tormentate, meno agiate, più disperatamente vitali della nostra, sono state anche più felici. Parlo di fortuna. Come ho scritto all’inizio di questa maledetta epidemia, l’essere nati in Italia al principio degli Anni 70, ci ha consegnati, per puro caso fortunato, al pezzetto di umanità più agiata, sana, sicura, protetta e longeva, meglio vestita, nutrita e curata che abbia mai calcato la faccia della terra.
Non sto, ovviamente, nemmeno affermando che questo nostro privilegio assoluto ci abbia individualmente preservato dalla sofferenza, dalle avversità, talvolta dalla malattia. Sto parlando di ciò che appartiene alla dimensione della vita comune, degli orizzonti storici collettivi, dei destini generali. In quella sfera non si può negare che siamo stati baciati dalla sorte.
A cominciare dal fatto che la nostra carne non abbia mai conosciuto il morso della guerra. Certo, avevamo vent’anni la notte del 17 gennaio del 1991 quando gli aerei della coalizione anti-Saddam bombardarono Baghdad in nome nostro e in diretta televisiva. Ma si trattò, per l’appunto, di una «inesperienza», cioè di un’esperienza deprivata dei tratti caratteristici dell’esperienza vissuta: la continuità, l’irreversibilità, la fatidicità. Dopo aver assistito allo spettacolo di morte e distruzione, si poteva spegnere la tv e andarsene a letto. Anzi, non c’era altro da fare, non c’era alternativa all’assurdo: sebbene reale, devastante, letale, la guerra sarebbe rimasta per noi una serata trascorsa davanti alla televisione. Certo,avevamo trent’anni la mattina dell’11 settembre 2001, e ne fummo sconvolti, ma la malvagità distruttiva di quell’epocale atto di terrorismo consisteva proprio nel colpire un bersaglio simbolico per moltiplicarne su scala planetaria gli effetti mediatici.
Anche le nostre vite hanno indubbiamente avuto la loro dose di preoccupazioni, angosce e inquietudini ma, scaturite da un altrove reale, ci hanno investiti per lo più come piaghe dell’immaginario collettivo. Anche noi abbiamo vissuto in un’epoca di profondi e vorticosi mutamenti ma, paradossalmente, nella nostra epoca le rotture epocali non si sono manifestate per noi sotto forma di guerre, rivoluzioni e migrazioni di popoli, come fu per i nostri padri e nonni.
Tutte queste cose hanno sempre riguardato gli «altri». Noi siamo stati guerrieri da salotto, bagnanti sulle spiagge dei migranti, i nostri drammi hanno assunto la forma di psicodrammi, la sindrome da attacchi di panico è stata la patologia psichiatrica tipica della nostra psiche collettiva. Quando si è colti da un attacco di panico l’organismo attiva un processo psico-sensoriale adatto alla presenza di una minaccia mortale (iperlucidità, scariche adrenaliniche, aumento della frequenza respiratoria). Una reazione utile se s’incontra un leone nella savana. Solo che, nel caso del panico, il leone non c’è.
Adesso, purtroppo, il leone c’è. E, come in una sorta di beffarda nemesi storica, ha assunto la forma impalpabile, microscopica, quasi fantasmatica, ma terribilmente reale, e potenzialmente ubiqua, dell’epidemia. La minaccia letale c’è e può essere dappertutto. La crisi che sta generando ricorda per alcuni aspetti gli scenari di guerra: strade deserte, persone chiuse in casa, reparti di rianimazione degli ottimi ospedali lombardi in cui i medici sono drammaticamente costretti a decidere quali pazienti curare e quali lasciar morire.
A giudicare da certe situazioni vergognose si direbbe che la nostra fortunatissima generazione sia giunta alla prova di maturità capace solo di panico (le fughe sui treni notturni) o d’irresponsabilità (le code agli impianti sciistici). Non posso rassegnarmi a credere che sia così. Di certo ci siamo giunti inesperti di ciò che da sempre definisce la condizione umana: la piena coscienza della nostra mortalità, la lucida e matura consapevolezza che vita e morte si snodano l’una accanto all’altra come strade complanari, contigue e di pari importanza.
Siamo stati, in altri termini, una generazione impolitica. Viandanti solitari sui sentieri della ricerca di una felicità individuale, non abbiamo conosciuto la politica come sentimento di appartenenza a un comune destino. Ebbene, dobbiamo assolutamente scoprirla ora. E dobbiamo imparare in fretta. Dobbiamo rimediare al lento apprendistato che non abbiamo avuto. Appartenere a una comunità di destino, a una comunità politica, significa anche elevarsi all’altezza di un sentimento tragico della vita, lottare per la vita, desiderare la vita sapendo di «galleggiare in un luogo incerto tra due estremi, tra l’essere e il nulla»...”.
11 marzo 2020 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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freedomtripitaly · 6 years ago
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Nell’immaginario di tutti, sin da bambini, esiste una stella che brilla più delle altre: si tratta della stella cometa, proprio quella che ha illuminato il sentiero dei re Magi e che è presente in ogni presepe della tradizione. Ma la cometa di Natale non è solo qualcosa di favolistico: esiste davvero ed è visibile proprio in questi giorni. Basta un binocolo, puntato al cielo, per ammirare la stella cometa. Nel 2015 c’è stata C/2013 US10 Catalina, è questo il nome della stella non periodica che da tutto il mondo è stata riconosciuta ufficialmente come cometa. Catalina è una stella bellissima visibile anche ad occhio nudo, un binocolo a portata di mano però da la certezza di godere di uno spettacolo bellissimo e inaspettato. Puntando lo sguardo verso est in piena notte il 24 Dicembre, le persone hanno assistito ad un incanto senza eguali. Catalina ha attraversato la terra proprio il giorno della Vigilia. Questa stella è così bella e luminosa perché è composta da una massa di roccia e di ghiaccio dal diametro di 20 chilometri. Esattamente come la tradizione vuole, Catalina ha due code che sono rispettivamente composte da ioni e polvere. Questo Natale invece, accadrà qualcosa di bellissimo per i nostri occhi. Un’altra cometa infatti si prepara a sfrecciare nel cielo, si tratta di 21/Borisov, la prima cometa interstellare mai osservata nel sistema solare. Vederla a occhio nudo sarà difficile, quindi proprio durante i giorni di festa munitevi di un buon telescopio o raggiungere l’osservatorio più vicino. La stella cometa che attraverserà il nostro cielo questo Natale è davvero magica e la sua scia luminosa incanterà tutto il mondo. Il giorno migliore per osservarla è il 28 Dicembre, questo è infatti il momento in cui 21/Borisov sarà più vicina alla terra. Alcuni scienziati di Yale dal Keck Observatory delle Hawaii sono riusciti a intercettare la stella grazie al telescopio spaziale Hubble e hanno scatto alcuni primi piani della stella cometa più bella e luminosa di sempre. Non c’è dubbio, questo sarà davvero un magico Natale. Stella cometa 21/Borisov – Fonte Ansa https://ift.tt/2Mi9Ig0 Come avvistare la vera cometa di Natale Nell’immaginario di tutti, sin da bambini, esiste una stella che brilla più delle altre: si tratta della stella cometa, proprio quella che ha illuminato il sentiero dei re Magi e che è presente in ogni presepe della tradizione. Ma la cometa di Natale non è solo qualcosa di favolistico: esiste davvero ed è visibile proprio in questi giorni. Basta un binocolo, puntato al cielo, per ammirare la stella cometa. Nel 2015 c’è stata C/2013 US10 Catalina, è questo il nome della stella non periodica che da tutto il mondo è stata riconosciuta ufficialmente come cometa. Catalina è una stella bellissima visibile anche ad occhio nudo, un binocolo a portata di mano però da la certezza di godere di uno spettacolo bellissimo e inaspettato. Puntando lo sguardo verso est in piena notte il 24 Dicembre, le persone hanno assistito ad un incanto senza eguali. Catalina ha attraversato la terra proprio il giorno della Vigilia. Questa stella è così bella e luminosa perché è composta da una massa di roccia e di ghiaccio dal diametro di 20 chilometri. Esattamente come la tradizione vuole, Catalina ha due code che sono rispettivamente composte da ioni e polvere. Questo Natale invece, accadrà qualcosa di bellissimo per i nostri occhi. Un’altra cometa infatti si prepara a sfrecciare nel cielo, si tratta di 21/Borisov, la prima cometa interstellare mai osservata nel sistema solare. Vederla a occhio nudo sarà difficile, quindi proprio durante i giorni di festa munitevi di un buon telescopio o raggiungere l’osservatorio più vicino. La stella cometa che attraverserà il nostro cielo questo Natale è davvero magica e la sua scia luminosa incanterà tutto il mondo. Il giorno migliore per osservarla è il 28 Dicembre, questo è infatti il momento in cui 21/Borisov sarà più vicina alla terra. Alcuni scienziati di Yale dal Keck Observatory delle Hawaii sono riusciti a intercettare la stella grazie al telescopio spaziale Hubble e hanno scatto alcuni primi piani della stella cometa più bella e luminosa di sempre. Non c’è dubbio, questo sarà davvero un magico Natale. Stella cometa 21/Borisov – Fonte Ansa Nell’immaginario di tutti, sin da bambini, esiste una stella che brilla più delle altre: si tratta della stella cometa, proprio quella che ha illuminato il sentiero dei re Magi e che è presente in …
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gwallgaming · 6 years ago
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Lenovo | Accelerate 2019: presentati i nuovi dispositivi e i servizi per le aziende. Arriva il ThinkBook!
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La conferenza Transform 3.0 ad Accelerate di Lenovo è il punto di incontro annuale dove clienti business, partner, analisti, buyer del settore retail e in generale gli amanti della tecnologia si danno convegno per prendere visione delle più recenti soluzioni professionali di Lenovo e di come l’azienda sia impegnata a trasformare il posto di lavoro con soluzioni intelligenti che portano a un business più efficace.
Dai PC alla realtà aumentata (AR), dall’Internet of Things alle soluzioni di sicurezza, Lenovo prosegue nella sua promessa di portare tecnologie intelligenti a tutti con una quantità di innovazioni in diverse categorie. Di seguito il dettaglio di quanto sarà presentato.
Visualizzare il potenziale dell’AR e VR in ambito business
Creato nel contesto dell’iniziativa smart business di Lenovo, il sub-brand ThinkReality™ viene lanciato per portare alle aziende un approccio basato su soluzioni che comprende sia software sia hardware. È progettato per aiutare i professionisti a utilizzare applicazioni di AR per ricevere assistenza, ridurre i tempi delle riparazioni, eliminare gli errori, snellire i flussi di lavoro complessi, migliorare la qualità dei corsi di aggiornamento, collaborare e contenere i costi.
La piattaforma ThinkReality consente agli utenti di evidenziare, interagire e collaborare con contenuti e informazioni in 3D nel mondo reale, migliorando l’efficienza e la consapevolezza del contesto. La piattaforma è indipendente dal dispositivo e dal cloud, e in questo modo è facile per gli utenti professionali adottare e gestire applicazioni software di AR e VR su molteplici sistemi operativi, servizi cloud e dispositivi quali il nuovo ThinkReality A6.
ThinkReality A6 è il primo dispositivo reso disponibile nel portfolio di soluzioni ThinkReality. Si tratta di un visore mobile, leggero, con uno schermo heads-up che ne consente l’utilizzo a mani libere; può essere utilizzato per installare soluzioni AR dalle più semplici alle più complesse per quelle imprese che desiderano migliorare la produttività della loro forza lavoro. Con un peso di 380g, un angolo di campo visivo di 40 gradi e una risoluzione di 1080p per occhio, l’A6 è uno dei visori di AR completi più leggeri della sua categoria. Grazie a un processore Qualcomm® Snapdragon™ 845 SOC in ambiente operativo Android™ compute box, il visore ThinkReality A6 con ottica fornita da Lumus® in una VPU (Visual Processing Unit) Intel® Movdius™, è anche uno dei più potenti.
Soluzioni IoT end-to-end coraggiose
In linea con la sua tradizione di fornire PC e hardware innovativi, Lenovo continua sul suo percorso volto a rendere il business più intelligente aggiungendo soluzioni quali l’ecosistema ThinkIoT™. Si tratta di un dispositivo IoT che cattura informazioni dalle azioni ripetute che avvengono all’interno di un certo ambiente e poi analizza i dati per accrescere l’efficienza dei flussi di lavoro e ottimizzare le prestazioni.
Il portfolio di ThinkIoT comprende potenti dispositivi di edge computing quali ThinkCentre™ Tiny e il nuovissimo ThinkCentre Nano IoT, l’EPC300 e una quantità di sensori, comprese smart camera, illuminazione abilitata dal movimento, dispositivi di riconoscimento facciale e il registratore di cassa abilitato da machine vision – in grado di rilevare e indirizzare le informazioni in maniera rapida per consentire di prendere decisioni informatiche alla periferia dei sistemi, ad esempio nei magazzini o nelle showroom.
Dalla consultazione all’installazione dei dispositivi, dall’abilitare i lavoratori a nuove competenze all’abilitazione di analisi predittive, le complesse interconnessioni fra servizi, software e dispositivi sono orchestrate dai creatori di soluzioni di Lenovo per migliorare il business dei clienti aziendali. Si pensi ad esempio a un medico che utilizza un visore AR per analizzare un referto di diagnostica per immagini salvato nel cloud, o il responsabile di un magazzino assistito da una videocamera con sensore in grado di valutare in 200 millisecondi se un pacchetto è caricato sul pallet corretto grazie al QR-code sull’etichetta, il tutto reso possibile dalla soluzione di automazione dei magazzini di ThinkIoT’s.
Altrettanto importante per il mercato retail è il prototipo di cassa automatizzata basata su computer vision, attualmente in fase di collaudo presso il campus di Lenovo a Pechino. Lle imprese retail che desiderano ridurre le code in cassa ed evitare errori nelle indicazioni di prezzo utilizzeranno presto tecnologie di riconoscimento degli oggetti alle casse automatiche. Con una camera integrata, processor e sensori, questa soluzione di smart retail del futuro consente ai clienti di scansire tutti i loro acquisti in un singolo passaggio, eliminando la necessità di leggere ogni singolo codice a barre; inoltre pesa gli acquisti fornendo feedback ai fornitori e consente di pagare con portafogli virtuali.
Collaborazione fra Lenovo e Microsoft® sull’IoT
Ad Accelerate, Lenovo presenta la propria offerta ThinkIoT basata su Azure che renderà più veloce la digital transformation dei clienti con Azure SQL Database Edge e soluzioni per settori verticali quali la grande distribuzione e il manifatturiero. Oggi, i clienti che installano soluzioni Microsoft Azure per l’IoT e il Data Management avranno a disposizione l’intera offerta di Lenovo, compreso l’edge gateway ECP300 e la Smart Camera IOT510C, ThinkCentre Nano IoT e l’edge server ThinkSystem SE350.
“Più che mai i clienti desiderano connettere il mondo fisico a quello digitale e implementare soluzioni IoT e AI che abilitino la digital transformation in azienda. Collaborare con partner di fiducia in grado di fornire infrastrutture e servizi che semplificano l’IoT è importante”, ha commentato Sam George, Director, Azure Internet of Things, Microsoft Corp. “La nostra nuova partnership con Lenovo sull’IoT unisce la piattaforma Microsoft Azure con il portfolio di soluzioni hardware, software e servizi ThinkIoT di Lenovo per portare ancora più valore ai clienti che condividiamo”.
I PC diventano sempre più sottili
Lenovo presenta nuove offerte di PC Windows 10 intelligenti, inclusi i nuovissimi ThinkCentre Nano, ThinkBook™, e ThinkPad™ X1 Extreme Generation 2.
ThinkCentre Nano and Nano IoT
Progettato per fornire elevate prestazioni in un formato ultra portatile, ThinkCentre M90n è il PC per uso professionale più compatto al mondo. I diversi modelli hanno dimensioni pari a un terzo rispetto al ThinkCentre Tiny e consentono risparmi energetici del 30% paragonati ai desktop tradizionali. Queste caratteristiche li rendono perfetti per essere installati in luoghi dove lo spazio è limitato, ad esempio i call center.
Con il formato più piccolo disponibile sul mercato, ThinkCentre M90n-1 Nano può essere installato praticamente ovunque, dietro a un monitor, sotto una scrivania o su uno scaffale, limitando gli ingombri negli ambienti di lavoro dove le postazioni sono condivise. ThinkCentre Nano può essere alimentato da un monitor compatibile USB Type-C monitor o una dock Type-C, fornendo ricche possibilità I/O per qualsiasi esigenza di business.
Costruito per essere energeticamente efficiente e particolarmente silenzioso grazie all’assenza di ventilatori, il ThinkCentre M90n-1 Nano IoT ha una gamma termica ampia (0-50 °C) ed è progettato per funzionare in ambienti dove sono presenti vibrazioni e temperature elevate come gli impianti di produzione manifatturiera. Come gateway IoT sicura, il ThinkCentre Nano IoT è progettato per fornire potenza di calcolo e sicurezza per i dispositivi IoT presenti nell’ambiente e che richiedono risposta in tempo reale al bordo della rete. Il Nano IoT aumenta la risposta e l’affidabilità consentendo il trasferimento rapido di informazioni tra le periferiche IoT, i sensori e i dispositivi connessi, anche negli ambienti più difficili. La I/O Box di espansione consente di supportare porte e periferiche aggiuntive, in modo da risponde alle esigenze di altri dispositivi edge.
ThinkBook 14s e 13s
Lenovo lancia ThinkBook, un nuovo marchio dedicato alle piccole e medie imprese che parte con una nuova linea di laptop ultrasottili che riuniscono la portabilità e la facilità d’uso dei dispositivi consumer moderni e la potenza di calcolo di un PC.
In un mondo costantemente connesso, i professionisti di oggi necessitano di un laptop leggero che possa essere utilizzato per collaborare da quasi ogni località remota. In particolare le generazioni dei Millennial e dei Gen Z sono le più abili nel gestire la tecnologia mobile per accrescere la produttività. Sulla base di ricerche effettuate sui clienti, ThinkBook è stato specificamente progettato per le piccole e medie imprese che normalmente acquistano laptop consumer in virtù dei vantaggi percepiti di prezzo e di design, ma sono costretti a rinunciare a servizi e garanzie estese di tipo professionale. ThinkBook consente alle aziende in crescita di mantenere un vantaggio competitivo e di attrarre giovani professionisti avvezzi a utilizzare le tecnologie più moderne.
L’ultrasottile ThinkBook serie S, disponibile nei modelli da 13 e 14 pollici, è progettato per gli utenti business che non possono rinunciare a servizi essenziali quali la sicurezza, l’affidabilità e i servizi di supporto, ma al contempo desiderano avere dispositivi eleganti che offrano in un PC l’esperienza d’uso di uno smartphone. Perfetto per qualsiasi tipo di azienda, il nuovo Lenovo ThinBook 13s e 14s riunisce uno stile moderno ed elementi di design tipici dei dispositivi consumer, ad esempio gli chassis in alluminio, con le funzioni di sicurezza che un utente professionale si aspetta dalla famiglia di PC Think.
ThinkPad X1 Extreme Gen 2
Il ThinkPad X1 Extreme Gen 2 migliora le prestazioni del suo predecessore con aggiornamenti che comprendono i processori Intel Core™ i9 di nona generazione e le GPU NVIDIA® GeForce® GTX 1650 con design Max-Q e fino al doppio di capacità di storage con 4TB.
Realizzato per gli utenti avanzati, il ThinkPad X1 Extreme Gen 2 è il laptop Windows® 10 sottile e leggero perfetto per gli utenti mobili che necessitano di prestazioni elevate. Con funzioni di intrattenimento potenziate e un display touch 4K OLED con Dolby Vision® e un sistema di altoparlanti Dolby Atmos®, il ThinkPad X1 Extreme Gen 2 è un potente laptop da 15 pollici progettato per carichi di lavoro intensivi quali il video e photo editing e i render grafici, applicazioni AR/VR e altro.
Protezione ad alto livello
Creato per proteggere le aziende, ThinkShield™ è una suite di sicurezza interamente personalizzabile di dispositivi, software e hardware che protegge i computer di uso professionale per il loro intero ciclo di vita, dallo sviluppo allo smaltimento. Il portfolio ThinkShield™ è progettato per fornire una maggiore sicurezza su tutti i dispositivi Lenovo Think, i data center e le nuove soluzioni.
ThinkShield ha un approccio olistico alla sicurezza che si basa sulle quattro più importanti esigenze di protezione dati dei clienti per proteggere i loro dati, identità, dispositivi e reti. Lanciato lo scorso anno, ThinkShield aggiunge sette nuove offerte al proprio portfolio di soluzioni di sicurezza, quali la Lenovo Self Healing BIOS che si “guarisce” da sola tornando alla più recente copia di backup nota in caso di attacchi o di corruzione, oppure ThinkShield Secure Wipe che consente agli utenti di cancellare completamente i dati sensibili dai loro dispositivi senza la necessità di strumenti esterni per rimuovere il drive. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Per l'agenda completa di Accelerate e per scoprire come Lenovo sta trasformando i luoghi di lavoro con una tecnologia più intelligente ed accessibile a tutti, visita: https://www.lenovo.com/us/en/accelerate.
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